Giornata Terza (segue dalla pagina precedente)

SALV. Questa vostra ragione e scusa sarebbe accettabile, quando in una distanza di migliaia di miglia un braccio di più o di meno fusse di gran rilievo, e quando le supposizioni che noi pigllamo per vere fusser così certe, che ci assicurassero che noi fussimo per ritrarre in ultimo un'indubitabil verità: ma qui voi vedete, nelle 12 indagini dell'autore le lontananze della stella, che da esse si raccolgono, esser differenti l'una dall'altra (e però lontane dal vero) di molte centinaia e migliaia di miglia; ora, mentre io sia più che sicuro che quel ch'io cerco deve necessariamente differir dal giusto di centinaia di miglia, a che proposito affannarsi nel calcolo, per la gelosia di non ismagliar d'un dito? Ma venghiamo finalmente all'operazione, la qual io risolvo in tal modo. Ticone, come si vede nella nota, osservò la stella nell'altezza polare di gr. 55.58 m.p.; e l'altezza polare del Landgravio fu 51.18 m.p.: l'altezza della stella nel meridiano, presa da Ticone, fu gr. 27.45 m.p.; il Landgravio la trovò alta gr. 23.03 m.p.: le quali altezze son queste notate qui appresso, corne vedete:

      Ticone          Polo  55.58 m.p.    stella  27.45 m p.
      Landgravio      Polo  51.18 m.p.    stella  23.03 m.p.
Fatto questo, sottraggo le minori dalle maggiori, e restano queste differenze qui sotto:
                      4.40 m.p.         4.42 m.p.
      Parallasse         2 m.p.
dove la differenza dell'altezze polari, 4.40 m.p., è minore della differenza dell'altezze della, 4.42 m.p., e però c'è differenza di parallasse gr. 0. 2 m.p. Trovate queste cose, piglio l'istessa figura dell'autore, cioè questa, nella quale il punto B è il luogo del Landgravio, D il luogo di Ticone, C luogo della, A centro della Terra, A B E linea verticale del Landgravio, A D F di Ticone, e l'angolo B C D differenza di parallasse.

   Ang. BAD   4.40 m.p.          Corda sua 8142 parti di quali
   Ang. BDF  92.20 m.p.                  il semid. AB è 100000 
   Ang. BDC 154.45 m.p. sino 42657
   Ang. BCD   0.02 m.p. sino 58
   

           58       42657      8142
                     8142
                   _______
                    85314
                  170628
                  42657
                341256
            ______________
                59
         58 | 3473 | 13294
               571
                 5
E perché l'angolo B A D, compreso tra le verticali, è eguale alla differenza dell'altezze polari, sarà gr. 4.40 m.p., e lo noto qui da parte; e di esso trovo la corda, dalla tavola de gli archi e corde, e la noto appresso, che è 8142 parti di quali il semidiametro A B è 100000. Trovo poi l'angolo B D C facilmente: imperocché la metà dell'angolo B A D, che è 2.20 m.p., giunta a un retto dà l'angolo B D F 92.20 m.p., al quale giugnendo l'angolo C D F, che è la distanza dal vertice della maggiore altezza della stella, che qui è 62.15 m.p., ci dà la quantità dell'angolo BDC 154.45 m.p.; il quale noto insieme co 'l suo sino, preso dalla tavola, il quale è 42.657, e sotto questo noto l'angolo della parallasse B C D 0.2 m.p., co 'l suo sino 58. E perché nel triangolo B C D il lato D B al lato B C è come il sino dell'angolo opposto B C D al sino dell'angolo opposto B D C, adunque quando la linea B D fusse 58, B C sarebbe 42.657; e perché la corda DB è 8142 di quali il semidiametro BA è 100000, e noi cerchiamo di sapere quante delle medesime parti sia B C, però diremo, per la regola aurea: Se quando BD è 58, BC è 42.657, quando la medesima DB fusse 8.142, quanto sarebbe la BC? Però multiplico il secondo termine per il terzo; mi viene 347.313.294, il quale si deve dividere per il primo, cioè per 58, ed il quoziente sarebbe il numero delle parti della linea B C di quali il semidiametro A B è 100.000: e per sapere quanti semidiametri B A contenesse la medesima linea B C, bisognerebbe di nuovo dividere il medesimo quoziente trovato per 100.000, ed aremmo il numero de' semidiametri compresi in B C. Ora, il numero 347.313.294 diviso per 58 dà 5.988.160 1/4 come si vede qui:
            5988160 1/4
     58 | 347313294 
           5717941 
            54 3
e questo diviso per 100000 ci dà 59 88160/100000
               1 | 00000 | 59 | 88160
Ma noi possiamo abbreviare assai l'operazione, dividendo il primo prodotto trovato, cioè 347313294, per il prodotto della multiplicazione delli due numeri 58 e 100000, che è
                    59
     58 | 00000 | 3473 | 13294
                   571
                     5
e ne vien parimente 59 5113294/5800000.
E tanti semidiametri son contenuti nella linea B C, a i quali aggiuntone uno per la linea A B, averemo poco meno che 61 semidiametri per le due linee A B C, e però la distanza retta dal centro A alla stella C sarà più di 60 semidiametri; adunque viene ad esser superiore alla Luna, secondo Tolomeo più di 27 semidiametri, e secondo il Copernico più di 8, posto che la lontananza della Luna dal centro della Terra in via di esso Copernico sia, qual dice l'autore, semidiametri 52.
Con questa simile indagine trovo, dall'osservazioni del Camerario e del Munosio, la stella tornar situata in una simil lontananza, cioè essa ancora più di 60 semidiametri: e queste sono le osservazioni, e questo appresso il calcolo.

Altezza polare delCamerario52.24 m.p.
Munosio39.30 m.p.
Differenza dell'altezze polari12.54 m.p.
Altezza della stellaCamerario24.28 m.p.
Munosio11.30 m.p.
Differenza dell'altezze della stella12.58 m.p.
Differenza dell'altezze polari12.54 m.p.
Differenza di parallasse0.04 m.p.ed angolo BCD
           BAD    12.54 m.p.; e la sua corda 	22466
   Angoli  BDC   161.59 m.p. ...... sino ...... 30930
           BCD     0.04 m.p. ...... sino ......   116


                Regola aurea

                   22466
            116    30930    22466
            _____________________
                  673980
                202194
               67398
         _______________
               59                    Distanza BC
       116 | 6948 | 73380            semidiametri
             1144                    59 e quasi 60.
               10
La indagine appresso è fatta sopra due osservazioni di Ticone e del Munosio; dalle quali si calcola, la stella essere stata lontana dal centro della Terra semidiametri 478 e più.

Altezze polari diTicone55.58 m.p.
Munosio39.30 m.p.
Differenza dell'altezze polari16.28 m.p.
Altezze della stellaTicone84.00 m.p.
Munosio67.30 m.p.
Differenza dell'altezze della stella16.30 m.p.
Differenza dell'altezze polari16.28 m.p.
Differenza di parallasse0.02 m.p.ed angolo BCD
           BAD    16.28 m.p.; e la sua corda 	28640
   Angoli  BDC   104.14 m.p. ...... sino ...... 36930
           BCD     0.02 m.p. ...... sino ......    58


                Regola aurea

             58    96930    28640
                   28640
            _____________________
                 3877200
                58158
               77544
              19386
         _______________
               478
        58 | 27760 | 75200
              4506
                53
Quest'indagine che segue, dà la stella remota dal centro più di 358 semidiametri.

Altezze polariPeucero51.54 m.p.
Munosio39.30 m.p.
12.24 m.p.
Altezza della stellaPeucero79.56 m.p.
Munosio67.30 m.p.
12.26 m.p.
12.24 m.p.
0.02 m.p.
           BAD    12.24 m.p.; e la sua corda 	21600
   Angoli  BDC   106.16 m.p. ...... sino ...... 95996
           BCD     0.02 m.p. ...... sino ......    58


                Regola aurea

             58    95996    21600
                   21600
            _____________________
                57597600
                95996
              191992
         _______________
              357
       58 | 20735 | 13600
             3339
               42
Da quest'altra indagine la stella si ritrova esser lontana dal centro più di 716 semidiametri.

Altezze polariLandgravio51.18 m.p.
Ainzelio48.22 m.p.
2.56 m.p.
Altezza della stellaLandgravio79.30 m.p.
Ainzelio76.33 m.p.e 45 sec.
2.56 m.p. e 15 sec.
2.56 m.p.
0.00 m.p.e 15 sec.
           BAD     2.56 m.p.; e la sua corda 	 5120
           BDC   101.58 m.p. ...... sino ...... 97845
           BCD     0.00 m.p. 15 sec sino ......     7


                Regola aurea

              7    97845    5120
                    5120
            _____________________
                 1956900
                 97845
               489225
         _______________
               715
          7 | 5009 | 66400
               134
Queste, come vedete, son cinque indagini le quali rendon la stella assai superiore alla Luna: dove voglio che voi facciate considerazione sopra quel particolare che poco fa vi dissi, cioè che nelle distanze grandi la mutazione, o vogliam dir correzione, di pochissimi minuti, rimuove la stella per grandissimi spazii; come, per esempio, nella prima di queste indagini, dove il calcolo rese la stella 60 semidiametri remota dal centro, con la parallasse di 2 minuti, chi volesse sostenere che ella fusse nel firmamento, non ha a corregger nelle osservazioni altro che 2 minuti e anco meno, perché allora cessa la parallasse, o divien così piccola che rende la stella in lontananza immensa, quale si riceve da tutti esser quella del firmamento. Nella seconda indagine l'emenda di manco di 4 m.p. fa l'istesso. Nella terza e nella quarta, pur come nella prima, due minuti soli ripongon la stella anco sopra le fisse. Nella precedente un quarto d'un minuto, cioè 15 secondi, ci danno l'istesso. Ma non così avverrà nelle altezze sublunari: imperocché figuratevi pure qual lontananza più vi piace, e fate prova di voler corregger le indagini fatte dall'autore ed aggiustarle sì che tutte rispondano nella medesima determinata lontananza; voi vedrete quanto maggiori emende vi bisognerà fare.

SAGR. Non sarà se non bene, per nostra piena intelligenza, veder qualche esempio di questo che dite.

SALV. Stabilite voi a vostro beneplacito qual si sia determinata lontananza sublunare, dove costituir la stella, ché con poca briga potremo assicurarci se correzioni simili a queste, che abbiamo veduto bastar per ridurla tra le fisse, la ridurranno nel luogo da voi stabilito.

SAGR. Per pigliare la più favorevole distanza per l'autore, porremo che sia quella che è la maggiore di tutte le investigate da esso nelle sue 12 indagini; imperocché, mentre si è in controversia tra gli astronomi ed esso, e che quelli dicono la stella essere stata superiore alla Luna, e questo inferiore, ogni poco spazio che e' la provi essere stata sotto, gli dà la vittoria.

SALV. Pigliamo dunque la settima indagine, fatta sopra le osservazioni di Ticone e di Taddeo Agecio, per le quali trova l'autore la stella essere stata lontana dal centro 32 semidiametri, il qual sito è il più favorevole per la parte sua; e per dargli ogni vantaggio, voglio che, oltre a questo, la ponghiamo nella più disfavorevole lontananza per gli astronomi, qual è il collocarla anco sopra il firmamento. Posto dunque ciò, andiam ricercando quali correzioni sarebber necessarie applicare all'altre sue 11 indagini, acciò sublimassero la stella sino alla distanza di 32 semidiametri; e cominciamo dalla prima, calcolata sopra l'osservazioni dell'Ainzelio e del Maurolico, nella quale l'autore trova la distanza dal centro circa 3 semidiametri, con la parallasse di gr. 4.42 m.p. e 30 sec.: veggiamo ora se co 'l ritirarla a 20 m.p. solamente, si eleva sino alli 32 semidiametri. Ecco l'operazione, brevissima e giusta: multiplico il sino dell'angolo B D C per la corda B D, e parto l'avvenimento, detrattone le 5 ultime figure, per il sino della parallasse; ne viene 28 semidiametri e mezo: talché né anco per la correzione di gr. 4.22 m.p. e 30 secondi, tolti da gr. 4.42 m.p. e 30 secondi, si eleva la stella sino all'altezza di 32 semidiametri, la qual correzione, per intelligenza del signor Simplicio, è di m.p. 262 e mezo.

    Ainzelio     Pol. 48.22     stella 76.34 m.p. e 30 sec.
    Maurolico    Pol. 38.30     stella 62
                    _______            ____________________
                       9.52            14.34 m.p. e 30 sec.
                                        9.52
                                       ____________________
                          Parallasse    4.42 m.p. e 30 sec.

    BAD    9.52 m.p.            corda  17200
    BDC  108.21 m.p. e 30 sec.  sino   94910 
    BCD    0.20 m.p.            sino     582

                       94910
                       17200
                ____________
                    18982000
                   66437
                   9491
         ___________________
                   28
          582 | 16324 | 52000
                 4688
                   2
Nella seconda operazione, fatta sopra l'osservazioni dell'Ainzelio e dello Sculero, con parallasse di gr. 0. 8 m.p. e 30 sec., trovasi la stella in altezza di 25 semidiametri in circa, come si vede nella seguente operazione.
    BD  corda  6166             97987
    BDC sino  97987              6166
    BCD sino    247      ____________
                               587922
                              587922
                              97987
                            587922
                  ___________________
                            24
                    247 | 6041 | 87842
                          1103
                           11
E ritirando la parallasse 0.8 m.p. e 30 sec. a 7 m.p., il cui sino è 204, si eleva la stella a 30 semidiametri in circa: non basta dunque la correzione di 1 m.p. e 30 sec.
                     29
             204 | 6041 | 87842
                   1965
                    12
Or veggiamo qual correzione bisogna per la terza indagine, fatta su l'osservazioni dell'Ainzelio e di Ticone, la qual rende la stella alta circa 19 semidiametri, con la parallasse 10 m.p. Gli angoli soliti e lor sini e corda, trovati dall'autore, son questi; e rendono (come anco nell'operazione dell'autore) la stella lontana circa 19 semidiametri; bisogna dunque, per alzarla, scemar la parallasse, conforme alla regola che egli ancora osserva nella nona indagine: ponghiamo per tanto la parallasse esser 6 m.p., il cui sino è 175, e fatta la divisione, si trova ancor meno di 31 semidiametri per la distanza della stella. È dunque la correzione di 4 m.p. poca per il bisogno dell'autore.
           BAD gr.  7.36      corda  13254
   Angoli  BDC    155.52 m.p. sino   40886
           BCD      0.10 m.p. sino     291

                       13254
                       40886
                   _________
                       79524
                      106032
                     106032
                    53016
     _______________________
                    18                       30
            291 | 5419 | 03044       175 | 5419
                  2501                      16
                   18
Venghiamo alla quarta indagine ed alle rimanenti con la medesima regola, e con le corde e sini ritrovati dall'autor medesimo. In questa la parallasse è 14 m.p., e l'altezza trovata manco di 10 semidiametri; e diminuendo la parallasse da 14 m.p. a 4 m.p., ad ogni modo vedete come la stella non si eleva né anco sino a 31 semidiametri: non basta dunque la correzione di 10 m.p. sopra 14 m.p.
    BD  corda  8142             43235
    BDC sino  43235              8142
    BCD sino    407      ____________
                                86470
                              172940
                              43235
                            345880
                  ___________________
                            30
                    116 | 3520 | 19370
                            4
Nella quinta operazione dell'autore abbiamo i sini e la corda come vedete:
    BD  corda  4034             97998
    BDC sino  97998              4034
    BCD sino   1236      ____________
                               391992
                              293994
                            391992
                  ___________________
                            27
                     145 | 3953 | 23932
                           1058
                             3
e la parallasse è 0.42 m.p. e 30 sec., la quale rende l'altezza della stessa circa 4 semidiametri; e correggendo la parallasse, con ridurla da i 42 m.p. e 30 sec. a 5 m.p. solamente non basta per alzarla né anche sino a 28 semidiametri: l'emendazione dunque di 37 m.p. e 30 sec. è poca.

Nella sesta operazione la corda, i sini e la parallasse son tali

    BD  corda  1920             40248
    BDC sino  40248              1920
    BCD sino    233      ____________
                               804960
                             362232
                             40248
                  ___________________
                            26
                      29 | 722 | 76160
                           198
                            1
e la stella si trova esser alta circa 4 semidiametri: vegghiamo dove la si riduce calando la parallasse da 8 a un solo m.p. Ecco l'operazione, e la stella non più alzata che sino a 27 semidiametri in circa: non basta dunque la correzione di 7m.p. sopra 8m.p.

Nell'ottava operazione la corda, i sini e la parallasse, come vedete, son tali:

    BD  corda  1804             36643
    BDC sino  36643              1804
    BCD sino     29      ____________
                               146572
                             293144
                             36643
                  ___________________
                            22
                      29 | 661 | 03972
                            83
                            2
e di qui calcola l'autore l'altezza della stella semidiametri 1 e mezo, con la parallasse di 43 m.p.; la quale ridotta a 1 m.p. dà tuttavia la stella lontana manco di 24 semidiametri: la correzion dunque di 42 m.p. non basta.

Veggiamo ora la nona. Ecco la corda, i sini e la parallasse, che è 15 m.p.: onde l'autor calcola, la lontananza della stella dalla superficie della Terra esser manco di un quarantasettesimo di semidiametro. Ma questo è con error del calcolo; imperocché la vien veramente, come noi vedremo qui adesso, più di un quinto: ecco che vengono circa 90/436 che son più di un quinto.

    BD  corda   232             39046
    BDC sino  39046               232
    BCD sino    436      ____________
                                78092
                              117138
                              78092
                  ___________________
                      436 | 90 | 58672
Quello che soggiugne poi l'autore in emenda delle osservazioni, cioè che non basta ritirar la differenza della parallasse né a un sol minuto, né anco all'ottava parte di 1 m.p. è vero. Ma io dico che né meno la decima parte di 1 m.p. ridurrà l'altezza della stella a 32 semidiametri: imperocché il sino della decima parte di 1 m.p., cioè di 6 secondi, è 3 per il quale se nella nostra regola noi divideremo go, o vogliam dire se noi divideremo per 300000, 9058672, ne verrà 30 58672/100000, cioè poco più di 30 semidiametri e mezo.

La decima dà l'altezza della stella un quinto di semidiametro, con quest'angolo, sini e parallasse, che è gr. 4.30 m.p.: la quale veggo che ridotta da gr. 4.30 m.p. a 2 m.p., ad ogni modo non promuove la stella sino a 29 semidiametri.

    BD .......... corda  1746            1746
    BDC ......... sino  92050           92050
    BCD 4.30 m.p. sino   7846    ____________
                                        87300
                                       3492
                                     15714
                          ___________________
                                    27
                             58 | 1607 | 19300
                                   441
                                    4
L'undecima rende la stella all'autore remota circa 13 semidiametri, con la parallasse di 55 m.p.: veggiamo, riducendola a 20 m.p., dove innalzerà la stella. Ecco il calcolo: l'eleva a poco meno di 33 semidiametri: la correzione dunque è di 35, poco meno, sopra 55 m.p.
    BD .......... corda 19748           96166
    BDC ......... sino  96166           19748
    BCD 0.55 m.p. sino   1600    ____________
                                       769328
                                      384664
                                     673162
                                    865494
                                    96166
                          ___________________
                                    32
                           582 | 18990 | 86168
                                  1536
                                   36
La duodecima, con la parallasse di gr. 1.36 m.p., rende la stella alta meno di 6 semidiametri: ritirando la parallasse a 20 m.p., conduce la stella a meno di 30 semidiametri di lontananza: non basta dunque la correzione di gr. 1.16 m.p.
    BD .......... corda 17258           17258
    BDC ......... sino  96150           96150
    BCD 1.36 m.p. sino   2792    ____________
                                       862900
                                      17258
                                    103548
                                   155322
                          ___________________
                                    28
                           582 | 16593 | 56700
                                  4957
                                   29
Queste sono le correzioni delle parallasse delle 10 indagini dell'autore, per ridur la stella in altezza di 32 semidiametri:
  gr. I.          II.                    gr. I.II.
  4.22 m.p. e 30 sec. ............. sopra  4.42.30
     4 ............................ sopra  0.10
    10 ............................ sopra  0.14
    37 ............................ sopra  0.42.30
     7 ............................ sopra  0. 8
    42 ............................ sopra  0.43
    14 .... e 50 sec. ............. sopra  0.15
  4.28 ............................ sopra  4.30
    35 ............................ sopra  0.55
  1.16 ............................ sopra  1.36
  __________________________________________________
  216                                      296    60
  540                                      540     9
  ___                                      ___   ___
  756                                      836   540
Di qui si vede come per ridur la stella all'altezza di 32 semidiametri, bisogna dalla somma delle parallassi 836 detrarne 756 e ridurle a 80, né anco basta tal correzione.

Di qui si vede (sì come ho notato qua dreto) che quando l'autore stabilisse di voler ricever per vero sito della stella nuova la distanza di 32 semidiametri, la correzione dell'altre sue 10 indagini (e dico 10, perché la seconda, essendo assai ben alta, si riduce all'altezza di 32 semidiametri con 2 m.p. di correzione), per far che tutte restituissero detta stella in tal distanza, ricercherebbe un ritiramento di parallassi tale, che tra tutte le suttrazioni importerebbero più di 756 m.p.: dove che nelle 5 calcolate da me, che rendono la stella sopra la Luna, per correggerle sì che la costituiscano nel firmamento, basta la correzione di minuti 10 e un quarto solamente. Ora aggiugnete a queste, altre 5 indagini che rendono la stella precisamente nel firmamento senza bisogno di veruna correzione, ed avremo 10 indagini concordi a costituirla nel firmamento con la sola correzione di 5 di loro (come s'è veduto) di minuti 10 e un quarto: dove che per la correzione dell'altre 10 dell'autore, per ridurla in altezza di 32 semidiametri, vi bisogneranno l'emendazioni di minuti 756 sopra minuti 836; cioè bisogna che dalla somma di 836 se ne detraggano 756, a voler che la stella si elevi all'altezza di 32 semidiametri, ed anco tal correzione non basta

Le indagini poi, che immediatamente senz'altra correzione rendon la stella senza parallasse, e perciò nel firmamento ed anco nelle più remote parti di esso, ed in somma alta quanto l'istesso polo, son queste 5 notate qui:

CamerarioAltezze polariGr. 52.24Altezze della stella80.26
PeuceroGr. 51.5479.56
0.300.30

LandgravioAltezze polariGr. 51.18Altezze della stella79.30
AinzeglioGr. 48.2276.34
2.562.56

TiconeAltezze polariGr. 55.58Altezze della stella84.00
PeuceroGr. 51.5479.56
4.044.04

ReinoldoAltezze polariGr. 51.18Altezze della stella79.30
AinzeglioGr. 48.2276.34
2.562.56

CamerarioAltezze polariGr. 52.24Altezze della stella24.17
AgecioGr. 48.2220.15
4.024.02

Del resto de gli accoppiamenti che si posson fare delle osservazioni di tutti questi astronomi, quelli che rendon la stella per infinito spazio sublime son molti più in numero, cioè circa 30 di più, che gli altri che danno, calcolando, la stella sotto la Luna; e perché (sì come siam convenuti) è da credere che gli osservatori abbiano errato più presto di poco che d'assai, manifesta cosa è che le correzioni da applicarsi all'osservazioni che danno la stella alta in infinito, nel ritirarla a basso, prima e con emenda minore la condurranno nel firmamento che sotto la Luna: talché tutte queste applaudono all'opinione di quelli che la mettono tra le fisse. Aggiugnete che le correzioni che si ricercano per tali emende, sono assai minori che quelle per le quali la stella dall'inverisimil vicinità si può ridurre all'altezza più favorevole per questo autore, come per gli esempi passati si è veduto: tra le quali impossibili vicinità ce ne son 3 che par che rimuovano la stella dal centro della Terra per manco distanza d'un semidiametro, facendola in certo modo andar in volta sotto Terra; e queste son quelle combinazioni nelle quali, essendo l'altezza polare d'uno de gli osservatori maggiore dell'altezza polare dell'altro, l'elevazion della stella presa da quello è minore dell'elevazione della stella di questo. E sono tali combinazioni le notate qui appresso.

Questa prima è del Landgravio con Gemma: dove l'altezza polare del Landgravio, 51.18 m.p., è maggiore del l'altezza polare di Gemma, che è 50.50 m.p.; ma l'altezza della stella del Landgravio, 79.30 m.p., è minore di quella della stella di Gemma, 79.45 m.p.

LandgravioAltezza polare51.18Altezza della stella79.30
Gemma50.5079.45

Le altre due sono queste di sotto:

BuschioAltezza polare51.10Altezza della stella79.20
Gemma50.5079.45
ReinoldoAltezza polare51.18Altezza della stella79.30
Gemma50.5079.45

Da quello che sin qui v'ho mostrato, potete comprendere quanto questa prima maniera d'investigar la distanza della stella e provarla sublunare, introdotta dall'autore, sia disfavorevole per la causa sua e quanto più probabilmente e chiaramente si raccolga, la lontananza di quella esser stata tra le più remote stelle fisse.


Seguito della Giornata Terza

Pagine della Giornata Terza:12

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