21) | Nevill, Edmund Neville (1816-1892), The Moon and the Condition and Configurations of its Surface, by Edmund Neison, London, Longmans Green, 1876 | |
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Nevill, che scrisse sotto il nome di Neison, pubblicò la prima guida all'osservazione della Luna scritta in inglese (che è tuttora una delle migliori). Essa contiene una grande quantità di informazioni riguardo a più di 500 formazioni, nonché una mappa in 22 sezioni in cui la Luna è rappresentata con un diametro di 60 centimetri. Questa carta non è del tutto originale, giacché si basa su quella di Beer e Mädler (vedi la scheda 16), ma è molto più semplice da usare rispetto a quest'ultima. Oltre alla mappa, ci sono parecchi disegni di crateri di particolare interesse, come ad esempio Gassendi e Maginus, e cinque cromolitografie che mostrano i cambiamenti di illuminazione del paesaggio lunare. | ||
Qui è riprodotto il cratere Plato all'alba. Plato era una delle formazioni lunari che nel diciannovesimo secolo si sospettava essere soggette a mutamenti: la zona interna del cratere era stata fatta oggetto di speciali studi da parte di W.R. Birt alcuni anni prima. Il problema era che alcuni piccoli crateri sembravano apparire e scomparire periodicamente. Inoltre all'avvicinarsi del mezzodì la zona interna pareva diventare più scura, invece che più chiara: ciò sembrava suggerire che un qualche tipo di vapori o di vegetazione coprisse gradatamente il cratere con l'avanzare del giorno lunare. Fino al 1960, parecchi osservatori della Luna affermarono di aver notato la variabilità di Plato. Gli asseriti mutamenti, tuttavia, sono assolutamente illusori. |
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