4) | Fontana, Francesco (1602-1656), Novae coelestium terrestriumq[ue] rerum observationes, Napoli, Apud Gaffarum, 1646 | |
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Fontana cominciò a disegnare la Luna nel 1630 e molte delle prime mappe che realizzò furono messe in circolazione e stampate nei libri di altri astronomi negli anni successivi. Solo nel 1646 Fontana riuscì a pubblicare un suo proprio libro. Esso contiene varie xilografie dei pianeti, ma le raffigurazioni della Luna sono di gran lunga predominanti: quest'opera può essere considerata il primo atlante lunare, giacché mostra la Luna in parecchie fasi differenti. | ||
Il disegno, realizzato il 6 dicembre 1645, mostra la Luna parecchi giorni dopo il plenilunio. Esso rappresenta efficacemente il sistema di raggi di Copernicus (D) e Kepler, nonché la luminosità di Aristarchus. Molto ben delineato è anche il raggio che corre da Tycho (C) fino ad Atlas e Hercules (K e H), attraversando il Mare Serenitatis (Mare della Serenità). |
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