5) | Hevelius, Johannes (1611-1687), Selenographia, sive Lunae descriptio, Gdansk, Autoris sumtibus, 1647 | |
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Nessun libro riguardante la Luna è più bello di questo. In decine e decine di illustrazioni, disegnate e incise da lui medesimo, Hevelius seguì ogni fase della Luna nel corso di un intero ciclo lunare e poi condensò le informazioni raccolte in tre grandi mappe. La più famosa di esse introduceva una nomenclatura lunare completa - senza aver successo, però (vedi la scheda 7 per la nomenclatura vincente). Ma le altre due mappe, sebbene meno riprodotte, sono esempi di cartografia lunare ancora più splendidi: la prima mostra la Luna piena così come appare attraverso il telescopio, cioè senza ombre; l'altra è uniformemente (e artificialmente) ombreggiata al fine di mostrare i crateri come se fossero illuminati con luce radente. | ||
L'illustrazione mostra un dettaglio della porzione di sud-est (in basso a destra) della mappa ombreggiata. Questa veduta è dominata dal sistema di raggi di Tycho, ma pure evidenti sono i raggi intorno a Stevinus A e Furnerius A, che appaiono come un paio di teste di coniglio in basso a destra. In alto a destra si notano, in rapida successione, i tre crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina. |
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