3) | Schyrleus de Rheita, Antonius Maria (1597-1660), Oculus Enoch et Eliae, sive Radius sidereomysticus, Antwerp, Ex officina typographica Hieronymi Verdussii, 1645 | |
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Schyrleus de Rheita era un frate cappuccino che aveva abbandonato la Boemia durante la Guerra dei Trent'anni e si era quindi stabilito in Belgio, svolgendo il suo lavoro di ottico e astronomo. Questo trattato sull'ottica contiene una mappa della Luna piena - la prima con una scala ragionevolmente grande. Rheita è conosciuto nella storia dell'ottica per aver inventato la lente per raddrizzare le immagini: curiosamente questa sua mappa lunare è una delle prime ad avere il polo sud in alto, cioè a mostrare la Luna rovesciata così come appare attraverso un telescopio senza quella lente... | ||
La mappa di Rheita non è stata molto apprezzata, probabilmente perché fu ben presto surclassata dagli splendidi risultati di Hevelius, Divini e Grimaldi. Tuttavia essa mostra il brillante sistema di raggi intorno a Tycho (indicato con la lettera A), nonché la natura montagnosa degli Appennini (E), in modo molto migliore di ogni altra illustrazione contemporanea. Inoltre la parte interna dei crateri Plato (Q) e Grimaldi (U) è giustamente di colore scuro. |
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