18) | De La Rue, Warren (1815-1889), "On a photo-engraving of a lunar photograph", in: Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 25, p. 172, London, 1865 | |
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La prima fotografia della Luna fu realizzata nel 1840 da J.W. Draper a New York, circa un anno dopo l'invenzione di Daguerre. Entro un decennio molti altri astronomi, come ad esempio J.A. Whipple e G.P. Bond di Harvard, ottennero immagini fotografiche della Luna di discreta qualità. Ancora irrisolto, tuttavia, era il problema della stampa di tali immagini per la pubblicazione: fu merito di De La Rue, un astrofilo inglese con un osservatorio a Cransford, quello di essere riuscito per primo a vincere le difficoltà tecniche. | ||
Con l'assistenza di Paul Pretsch, che aveva inventato il metodo di realizzazione, De La Rue riuscì a produrre una lastra di rame per la stampa da un negativo della Luna, sfruttando la proprietà della gelatina di gonfiarsi notevolmente dopo essere stata esposta alla luce. De La Rue chiamò la stampa con il nome di eliotipo; oggi noi la chiameremmo fotogalvanografia, poiché la gelatina veniva placcata dopo l'esposizione e il trattamento. Verso la fine del secolo, le lastre a base di gelatina avrebbero permesso la realizzazione di raffinate riproduzioni della superficie lunare, in forma di fotocalcografie e collotipi. |
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