13) | Mayer, Tobias (1723-1762), Opera inedita, Göttingen, Johann. Christian. Dieterich, 1775 | |
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Dopo la prematura scomparsa di Mayer, George Christoph Lichtenberg curò l'edizione delle sue carte, tra cui la più piccola mappa lunare del 1750. Per realizzare le incisioni, egli scelse Joel Paul Kaltenhofer, il quale era non solo uno dei migliori incisori della Germania, ma anche un amico di Mayer, nonché abile disegnatore della Luna. Il primo tentativo di Kaltenhofer fu respinto, ma il secondo risultò adeguato.
Una caratteristica insolita di questa mappa è che ha il nord in alto, contrariamente alla tradizione inaugurata da Cassini e continuata in ogni altra mappa lunare fino al 1960. Quando Schröter incluse la mappa di Mayer nel suo libro sulla Luna (vedi la scheda 14), non mantenne l'eccezione all'uso consueto e ristampò la mappa con il sud in alto. |
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Le mappe di Mayer furono le prime ad essere basate su misurazioni micrometriche. Tuttavia, il sistema di coordinate, il primo che fu stampato su una mappa lunare, non appare sulla carta originale: esso fu venne aggiunto da Kaltenhofer, su richiesta dell'editore. Il dettaglio degli altipiani lunari mostra il Mare Nubium (Mare delle Nuvole) sulla sinistra, i crateri Ptolemaeus e Alphonsus appena sopra il centro e, paralleli ad essi sulla destra, i crateri Hipparchus e Albategnius. |
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