Nome italiano | Perseo | ||||
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Stelle maggiori | alpha Persei | Mirfak | magn. 1,8 | AR: 03h 24m 19.37s | Dec: +49° 51' 40.4" |
beta Persei | Algol | magn. 2,1 | AR: 03h 08m 10.13s | Dec: +40° 57' 20.4" | |
gamma Persei | magn. 3,1 | AR: 03h 04m 47.79s | Dec: +53° 30' 23.2" | ||
delta Persei | magn. 3,1 | AR: 03h 42m 55.48s | Dec: +47° 47' 15.3" | ||
epsilon Persei | magn. 3,0 | AR: 03h 57m 51.22s | Dec: +40° 00' 36.7" | ||
zeta Persei | Atik | magn. 2,9 | AR: 03h 54m 07.92s | Dec: +31° 53' 01.0" | |
Descrizione | La costellazione di Perseus appare come una Y rovesciata, tra Cassiopeia, Andromeda, l'Auriga e il Taurus. La stella più rilevante della costellazione è senz'altro Algol, una binaria a eclissi, formata cioè da due componenti che, viste dalla Terra, passano periodicamente l'una davanti all'altra: la componente più luminosa, Algol A, è una stella bianca circa 100 volte più splendente del Sole; la sua compagna, Algol B, è invece una stella arancione, più grande ma meno luminosa. Le eclissi di Algol avvengono ogni 2 giorni, 20 ore e 49 minuti: in cinque ore Algol cala ad un terzo della sua normale luminosità, passando dalla magnitudine 2,1 alla magnitudine 3,4; dopo altre cinque ore ritorna al consueto splendore. Il fenomeno è visibilissimo ad occhio nudo. Nella zona della costellazione vicina a Cassiopeia si trova il Double Cluster (Ammasso Doppio), i cui componenti sono due diversi ammassi stellari: NGC 869, più affollato e distante circa 7500 anni luce, e NGC 884, che dista 7200 anni luce ed è più vecchio, visto che comprende alcune giganti rosse (ossia stelle in un periodo avanzato di evoluzione). |
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Mitologia e storia | Figlio di Zeus e di Danae, Perseus nacque in una torre di bronzo dove Acrisio, re di Argo, aveva imprigionato la figlia Danae perché un oracolo gli aveva annunciato che sarebbe morto per mano di un figlio di lei. Ma Zeus vide la fanciulla segregata e se ne invaghì: per possedere il suo corpo il dio si trasformò in una pioggia d'oro riuscendo a penetrare dai pertugi della torre. Quando il piccolo Perseus nacque, Acrisio cercò di porre fine alla vita della figlia e del nipote chiudendoli in un cesto che gettò in mare. Ma Danae e Perseus, protetti da Zeus, approdarono sani e salvi all'isola di Serifo dove vennero accolti dal pescatore Ditti. Una volta cresciuto, Perseus venne costretto da Polidette, re di Serifo, a procurargli la testa della gorgone Medusa: l'impresa era apparentemente impossibile, giacché chiunque avesse visto in volto la gorgone sarebbe rimasto pietrificato. Con l'aiuto della dea Atena, Perseus riuscì ad avvicinarsi a Medusa e a decapitarla tenendo fisso lo sguardo nella sua immagine riflessa nello scudo di bronzo. In cielo Perseus appare mentre regge con la mano la testa della gorgone (il cui occhio è rappresentato da Algol). Dal sangue colato dal collo mozzo della gorgone nacque Pegasus, il cavallo alato. Sulla via del ritorno Perseus vide una fanciulla incatenata ad uno scoglio presso il mare: era Andromeda, in procinto di essere divorata da un mostro marino. Perseus lo attaccò e lo uccise mostrandogli la testa di Medusa. Quindi sposò Andromeda e da lei ebbe un figlio, Perse. Perseus fece quindi ritorno con la moglie a Serifo, dove si vendicò di Polidette pietrificandolo. Nemmeno Acrisio, padre di Danae e nonno di Perseus, sfuggì al suo destino: venne accidentalmente ucciso da un disco lanciato dal nipote durante una gara. |