Editoriale

Cari amici,

è con grande orgoglio e sinceramente anche con un po' di timore che, quest'anno, dopo diversi anni di attiva partecipazione come consigliere dell'Associazione Astrofili Trentini, mi accingo a ricoprire la carica di Presidente. Con me quest'anno ci sono altre tre persone per così dire "nuove": sono Paolo Grassi, grande appassionato di osservazione celeste; Mario Sandri, futuro astrofisico ed interessato all'aspetto scientifico dell'astronomia; e Nicoletta Merlo, appassionata di astronomia da sempre, con particolare riguardo all'osservazione. Fortunatamente poi è rimasto in Direttivo una delle "colonne portanti" dell'AAT, Mauro Ianeselli.

Ricollegandomi all'editoriale scorso di Christian, conscio che il dibattito sul "vero astrofilo" sta continuando, vorrei brevemente esporre quello che è per me l'essere astrofilo. L'astrofilo è colui che fa astronomia in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo; certo il ricercatore dilettante non merita maggior stima dell'astrofotografo o del puro osservatore, l'importante è fare ciò che piace liberamente, magari in compagnia. In questo senso io intendo l'associazione, un luogo in cui chiunque possa trovare un appassionato con cui discutere, confrontarsi e intraprendere iniziative. Questo è ciò che vorrei l'AAT fosse, e questo è anche un invito rinnovato con nuovo entusiasmo a tutti voi a frequentare l'AAT, a discutere con l'AAT, a portare in AAT tutti i dubbi, le curiosità, le esperienze e quant'altro di astronomico vi sia, in modo che si possa discutere assieme in amicizia di quello che è il nostro hobby e che tale deve restare: l'Astronomia.

Rubando una frase tipica di Christian, e per questo non me ne voglia,

Cieli sereni!

Gabriele Sartori