Notiziario n. 6 - Primavera 1996 |
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Saturno, il pianeta degli anelli |
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di Christian Lavarian (Associazione Astrofili Trentini) |
Saturno è il secondo pianeta in ordine di grandezza del sistema solare, ed il quinto per distanza dal Sole dopo Mercurio, Venere, la Terra, Marte e Giove. Il suo diametro è di circa 115.000 km, e come Giove, Urano e Nettuno è un pianeta gassoso. La Terra ed i pianeti interni sono infatti formati da roccia e metalli pesanti, ed hano una densità elevata ( di crica 5 kg/cm mentre quelli esterni invece sono costituiti soprattutto da idrogeno, elio, ammoniaca e metano. L'atmosfera di Saturno si mantiene gassosa per centinaia di chilometri e solo presso la superficie assume una certa consistenza. Probabilmente la superficie stessa è di idrogeno liquido, mentre il nucleo è di idrogeno solido. Per fare un paragone è come se Saturno fosse circondato da nuvole spesse centinaia di chilometri, che ne occultano la superficie, sulla quale però non potremmo certo mettere piede come sulla Luna: la forza di gravità elevatissima schiaccerebbe una ipotetica sonda spaziale sotto il proprio peso.
Saturno, oltre ad essere molto più grande della Terra, ha anche una massa cento volte maggiore. Presso gli antichi romani il pianeta Saturno era il dio del tempo, identificato col dio greco Crono: questo a causa del suo lento movimento apparente in cielo. A causa della sua grande distanza dal Sole, Saturno impiega ben 29 anni a fare una rivoluzione completa attorno alla nostra stella, mentre la Terra, come è noto, impiega 365 giorni, e Mercurio, il più vicino, solamente 88: una bella differenza! Sempre la grande distanza di Saturno fa si che esso sia un pianeta freddissimo: l'atmosfera superiore ha una temperatura di 155 gradi sottozero. Si può comprendere come ogni forma di vita sia praticamente impossibile in queste condizioni ambientali proibitive.
Saturno è famoso soprattutto per i suoi anelli, scoperti da Galileo nel '600, formati da milioni di corpuscoli, le cui dimensioni variano da pochi millimetri a quelle di un grattacielo, che ruotano nel piano dell'equatore del pianeta. A seconda dell'inclinazione di Saturno rispetto alla Terra gli anelli si possono vedere con diverse inclinazioni, da sopra o da sotto, e perfino di taglio, quando sembrano addirittura scomparire, come è successo quest'anno.
Oltre agli anelli attorno a Saturno orbitano oltre 10 lune, la più grande delle quali, Titano, è addirittura più grande di Ganimede, la maggiore Luna di Giove e di tutto il sitema solare. Titano possiede una densa atmosfera di ammoniaca, e sulla sua superficie vi sono immensi oceani di metano liquido: una risorsa inesauribile di energia nella lontana ipotesi che l'uomo possa sfruttarla in futuro. Verso Titano, nel 1997 (se non ci saranno rinvii), verrà inviata la sonda denominata "Cassini", in onore dell'astronomo italiano che nel '700 studio a lungo il pianeta inanellato. La sonda Cassini sgancerà un modulo che scenderà nella densa atmosfera di Titano, allo scopo di studiarne con esattezza la composizione.
Saturno si può osservare facilmente ad occhio nudo come un astro di media luminosità e colore giallastro: lo si potrà identificare nei periodi di opposizione (quando cioè la Terra è interposta fra il Sole ed il pianeta stesso), quando è visibile per tutta la notte. Con un piccolo binocolo si riuscirà a scorgere agevolemente il satellite Titano, sempre abbastanza lontano dal pianeta. Inoltre si potrà avere una intuizione della forma allungata, ellittica, di Saturno, dovuta agli anelli.
Con un telescopio si potranno invece fare meravigliose osservazioni : gli anelli appariranno, con strumenti di media potenza, divisi in due o tre parti, la superficie planetaria apparirà solcata da tenui bande colorate, meno evidenti di quelle di Giove. Titano sarà ben visibile e si potrà seguire nel corse delle nottate il suo lento movimento di rivoluzione intorno a Saturno.
Le sonde Voyager 1 e 2, negli anni ottanta, raggiunsero Saturno e le sue lune inviando a terra una enorme quantità di immagini dettagliate: si comprese in questo modo la vera natura degli anelli, e si poterono osservare per la prima volta i cosidetti "satelliti pastori", delle piccole lune che tengono gravitazionalmente al "guinzaglio" i milioni di frammenti che compongono gli anelli. Lo stesso tipo di satellite fu osservate ad anni di distanza su Urano e Nettuno, sempre dalle sonde Voyager.
Vogliamo ricordare che la Nasa, l'ente spaziale americano, ha recentemente messo a disposizione del pubblico tutto l'archivio di immagini riguardanti Giove e Saturno inviato oltre dieci anni fa dalle sonde: così ora non solamente lo scienziato, ma anche il semplice curioso può guardare con i propri occhi immagini estremamente dettagliate di mondi lontani milioni di chilometri e sconosciuti fino a pochi decenni fa.
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