Recensione di libri
	di Marco Murara (Associazione Astrofili Trentini)

THOMAS S. KUHN, La rivoluzione copernicana. L'astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale, Piccola Biblioteca Einaudi 182, pagine XX-364

Violando continuamente i tradizionali confini che separano "scienza", "storia" e "filosofia", questo libro mira a ricostruire un quadro globale dei molteplici aspetti inerenti a quel grande fenomeno culturale che viene indicato come "rivoluzione copernicana". L'autore inizia col tracciare una sintesi ragionata del sistema tolemaico, presentandone punti di forza e motivi del durevole successo; quindi, dopo aver accennato al pensiero aristotelico che sta alla base di tale sistema, passa ad esaminare l'unico vero punto debole dell'universo a due sfere: la questione dei pianeti, il cui moto non è spiegabile con sufficiente esattezza nel sistema geocentrico, se non introducendo calcoli complessi, con epicicli e deferenti. E così, facendo leva su questa debolezza, Copernico ed altri scienziati dopo di lui riuscirono a concepire un nuovo modello universale, quello eliocentrico: da ciò prese vita un acceso dibattito scientifico, filosofico e religioso, che nella trattazione di Kuhn viene analizzato nel suo evolversi fino alle soglie del Settecento.

Il libro è corredato da una "Appendice tecnica", nella quale si presentano vari problemi (ad esempio, la precessione degli equinozi), di cui vengono fornite sia le risposte date agli astronomi antichi, sia quelle date dai moderni.

L'opera di Kuhn, caratterizzata da uno stile piano e mai prolisso, risulta estremamente interessante per la sua capacità di "far vedere" il cielo con gli occhi di un aristotelico, ipotizzando cioè che la Terra sia veramente al centro del grande sistema di sfere cristalline. A mio parere, dunque, questo libro riesce a conciliare un contenuto sostanzialmente impegnativo con una lettura piacevole e accattivante.