Notiziario n. 1 - Settembre 1994 |
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Notizie da Astro.ita |
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a cura di Marco Murara e Christian Lavarian (Associazione Astrofili Trentini) |
Quelli che seguono sono alcuni messaggi presi dall'area echo nazionale Astro.ita che riprongono le domande più diffuse che rivolgono i neofiti agli astrofili già esperti, come l'uso dei telescopi o di binocoli, come riconoscere le costellazioni, come fotografare il cielo...
C'è un indirizzario per coloro che sono interessati a ricevere informazioni per partecipare alla selezione degli astronauti. Se desiderate aderire, scrivete a astronaut-candidates-request@camis.stanford.edu (contattate rutledge@camis.stanford.edu [Geoffrey Rutledge]).
Presentiamo prima una breve domanda di Henry Spencer, poi un annuncio ufficiale della NASA.
D.: Come posso diventare un astronauta?
R.: Supponiamo che tu voglia dire un astronauta della NASA: infatti, molto probabilmente è impossibile entrare nei corpi cosmonautici di Mosca per chi non è Russo (i passeggeri paganti non sono cosmonauti professionisti); e le altre nazioni hanno così pochi astronauti (e lanciano ancora meno voli) che è pił facile vincere una lotteria. Divenire piloti di uno shuttle richiede molta esperienza di volo aereo, il che significa una carriera nell'aeronautica militare: dimenticala, a meno che tu non voglia farla in ogni modo. Hai bisogno, invece, di diventare uno "specialista di missione" dello shuttle.
Se non sei cittadino statunitense, devi diventarlo. Dopodiché, il punto cruciale da ricordare è che la domanda per tale lavoro supera abbondantemente l'offerta: il problema della NASA, infatti, non è trovare persone qualificate, ma ridurre la lista d'attesa a livelli accettabili. Non è sufficiente, dunque, essere qualificati: bisogna evitare di non essere preparati per alcuni aspetti, molti dei quali, al principio, sembrano piuttosto irrilevanti per questo lavoro.
Vedi di ottenere una laurea specializzata in qualcosa che implica lo "sporcarsi le mani" con varie apparecchiature, non soltanto con carta e penna. Dimentica completamente la programmazione di computer: per il prossimo futuro sarà fatta da terra. Qualche grado di esperienza in un ulteriore campo lavorativo sembra costituire un punto vincente.
È necessario essere in buone condizioni fisiche, con una buona vista. (Non fare una cheratotomia radiale o qualche altra operazione per migliorare la tua vista: nessuno sa che cosa possono causare a degli occhi operati improvvisi sbalzi di pressione, e gli effetti a lunga scadenza non sono stati ancora ben compresi.) Se sei in grado di superare il fisico di un pilota d'aereo, dovresti essere a posto; ma se non lo sei, le tue possibilità sono davvero poche.
Esercitati nel parlare in pubblico, e sii moderato e conformista all'apparenza e nelle azioni; hai davanti un duro lavoro di persuasione: devi cioè tentare di convincere il cauto e prudente comitato di selezione che tu sei migliore di centinaia di altri candidati, e inoltre, che una volta assunto contribuirai al buon nome della NASA (le pubbliche relazioni, infatti, costituiscono una parte importante di questo lavoro, e bisogna che l'immagine della NASA sia molto distinta e decorosa). L'immagine di cui hai bisogno deve essere pulitissima, da stacanovista e yuppie. Ricorda anche che ad un certo punto dovrai superare il vaglio del controspionaggio, e la Sicurezza considera ciascuno colpevole finché non si prova la sua innocenza. Tieniti fuori dai guai.
Cerca di ottenere una licenza di volo e fa in modo che volare sia il tuo primo passatempo; si sa che i piloti esperti sono favoriti per ottenere lavori che anche non richiedono il volo.
Il lavoro per la NASA. Di 45 astronauti selezionati fra il 1984 e il 1988, 43 erano militari o dipendenti della NASA, e gli altri due erano un consulente della NASA e Mae Jemison, la prima donna nera astronauta. Se fai domanda di iscrizione non facendo parte della NASA e vieni escluso, ma ti viene offerto un lavoro alla NASA, accetta: in passato questo talora ha voluto dire "sembri interessante, ma prima vogliamo conoscerti un po' meglio".
Vogliono persone molto motivate, e perciò non perdere nessuna occasione per dimostrare la tua decisione.
Prova! Molti astronauti non l'hanno fatto solo la prima volta.
GM> vorrei acquistare un telescopio ma ho paura di commettere un errore in un senso (uno strumento al di sopra delle mie esigenze) o nell'altro (un giocattolo inutile). Ho cercato di orientarmi ma i miei dubbi sono rimasti: con un rifrattore da 60 o 80 mm cosa si arriva a vedere?
Il 60 mm è più un telescopio terrestre che astronomico, e quasi mai molto corretto otticamente. Invece l'80 permette già osservazioni planetarie molto buone...
GM> Nel catalogo Meade ho visto che tra un riflettore da 114 mm e un SC da 102 c'è una differenza di prezzo notevolissima; va be' che il secondo è motorizzato ma che differenza di prestazioni c'è per giustificare tale scarto di costo?
Il 114 è il telescopio più diffuso tra gli astrofili. Ha uno specchio sferico (è facile da lavorare e perciò costa poco) e una montatura spartana, ma al prezzo di 500000 lire è lo strumento che offre di più al mondo. il 102 della Meade ha una montatura mille volte migliore, ci puoi fare fotografia a lunga posa ecc... e hai la possibilità di aggiungere moltissimi accessori che sul 114 non potresti avere. Il prezzo del 102 resta comunque alto in funzione delle sue prestazioni.
PDR> No, purtroppo non ho nessuna strumentazione atta a tale scopo. Ho letto di 114 mm acquistabili con 500.000 £. È così oppure un qualche telescopio con prestazioni accettabili si può acquistare con cifre inferiori?
Il 114 è un ottimo strumento per cominciare. Usato lo puoi trovare dalle 300000 alle 400000 lire. Di solito un telescopio , se usato da un esperto, è sempre in buone condizioni.
PDR> Ah, quindi anche con un binocolo di discreta potenza si può sperare di vedere qualcosa ? Cmq, siccome le mie nozioni in materia sono abbastanza annebbiate, mi consiglieresti un buon testo con cui rinfrescare quanto studiato a scuola?
Ce ne sono moltissimi. I "classici" sono:
MK> L'altra sera mi annoiavo, ero a casa da solo, cosi` ho lanciato Skyview, ho beccato la carta stellare e ho osservato il cielo con un binocolo 7x50. Purtroppo sono al piano terra, con poca visuale e molti lampioni attorno. Sono comunque riuscito a vedere Saturno (niente anelli :-) , Vega e Epsilon Lyrae. Pensate che potrei spendere dei soldi in ottica o data la posizione urbana sia il caso di lasciar perdere?
Oddio, se rimani sul balcone c'è poco da fare, ma se hai la possibilità di
spostarti anche non di molto, magari su un terrazzo con una buona visuale o un prato le cose
migliorano parecchio. Se poi puoi raggiungere un posto lontano daluci inquinanti anche meglio.
Ti consiglio comunque, prima di pensare al telescopio, di fare osservazioni con il binocolo,
così potrai impratichirti nel riconoscimento delle costellazioni e dei principali
oggetti celesti e "prepararti" ad un fruttuoso utilizzo del telescopio.
Buone osservazioni!
SZ> Osservando il cielo ad occhio nudo si notano in maniera molto evidente gli effetti delle turbolenze atmosferiche sulle stelle. Per quale motivo invece i pianeti non sembrano risentirne dell'effetto?
A dir la verità è una domanda che ci viene fatta spesso dalla gente durante le
nostre conferenze pubbliche.
Il fatto che una stella luccichi ed un pianeta no risiede nel fatto che il pianeta ha una
dimensione angolare ben misurabile, essendo moooolto vicino a noi (centinaia o migliaia di
milioni di km), mentre una stella, pur essendo molto più grande, è anche moooolto più lontana (migliaia di miliardi di km...). L'effetto della turbolenza atmosferica, che fa traballare l'immagine di un oggetto che ne sta al di fuori , vale sia per i pianeti che per le stelle: ma la stella rimane un punto anche ad elevati ingradimenti (a parte alcune giganti...) e questo punto sfavilla in cielo a causa del vento in quota. Il pianeta invece lo possiamo considerare come un insieme di moltissimi "punti", che formano un dischetto di dimensioni misurabili (secondi d'arco): lo sfavillare di tutti questi punti in una direzione e nell'altra finisce con l'annullarsi e darci l'impressione che la luce del pianeta sia immobile. In realtà se lo osserviamo ad elevato ingrandimento sul telescopio vediamo che non è così anche l'immagine del pianeta "traballa" in nottate di turbolenza.
> Vorrei scrivere un programma astronomico che permetta di ottenere il maggior numero di dati sulla posizione e sui movimenti apparenti dei corpi celesti... Il problema sta nel conoscere le giuste formule per ottenerli... C'è mica qualcuno che possa indicarmi qualche libro in proposito???
Se hai abbastanza pratica nel destreggiarti con formule e calcoli penso che faccia al caso tuo l'ottimo libro "ASTRONOMIA CON IL COMPUTER" di J.MEEUS Hoepli al costo indicativo di 25/30.000 lire. Lo puoi trovare in una libreria che abbia anche il reparto scientifico e/o astronomico.
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