Notiziario n. 0 - Giugno 1994 |
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La cometa è in arrivo |
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Le ultime osservazioni e i modelli della cometa frantumata |
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di Massimo Corbisiero (Unione Astrofili Napoletani) |
La cometa Shoemaker-Levy è stata riosservata dopo la congiunzione con il Sole da Scottie Gherels dell'osservatorio del Kitty Peak. Le nuove posizioni osservate cambiano in maniera significativa l'orbita precedentemente dedotta.
Il nuovo "Perigiove" calcolato sarebbe avvenuto a una distanza dal centro del pianeta di solo 1.25 raggi gioviani. Le immagini ottenute in gennaio con il telescopio del Mauna Kea mostrano che la "collana di perle" (così stata definita la cometa dopo la scoperta della sua frantumazione dato il modo caratteristico con cui si mostra nelle immagini) persiste con cambiamenti nella luminosità relativa dei singoli componenti.
Il cambiamento più evidente, tuttavia, è la sparizione della coda di polveri comune che precedentemente si estendeva da NE a SO della linea dei nuclei.
Inoltre le code dei singoli nuclei sono più evidenti indicando che il rilascio di polveri continua. La lunghezza delle code è maggiore di 1' in particolare per il nucleo n. 7, ci suggerisce che la cometa non è totalmente distrutta e conserva una ragionevole densità.
La cometa è stata inoltre ripresa dal Telescopio Spaziale, dopo la sua riparazione, tra il 24 e il 27 Gennaio '94. Sono visibili 21 nuclei ma due degli originali (il n. 10 e il n. 13) sono scomparsi mentre due dei più brillanti (il n. 7 e il n. 8) si sono rivelati doppi.
La grandezza dei nuclei cometari &eagrave; ancora incerta. Le analisi teoriche della frantumazione mareale effettuate da Scotti e Melosh che davano un diametro originale di 2.3 Km. sono state superate da una analisi più dettagliata svolta da Sekanina, Chodas e Yeomans. Tenendo conto della rotazione della cometa e della possibilità che la cometa non si sia smembrata che dopo due ore dal momento del Perigiove nel Luglio 1992 questi ultimi concludono che il diametro originario più probabile era di 9 Km.! Con il nuovo valore più basso per il Perigiove questo diametro originale è stato ridotto a circa 8 Km. Questo comporta che i frammenti potrebbero avere un diametro di 2-4 Km. e produrre un notevole impatto con l'atmosfera gioviana.
In conclusione le dimensioni dei frammenti più grossi sono abbastanza in accordo rispetto a calcoli precedenti che tenevano conto di un oggetto di 5 Km. di diametro ad una densità di 1.0 g/cm3 e ciò comporta che la magnitudine dell'oggetto si mantiene più bassa di quella calcolata teoricamente di diversi ordini di magnitudine.
Gli impatti avverranno a Luglio. Il primo è ora previsto per il giorno 16 intorno alle ore 19.30, il maggiore per il 20 allo stesso orario e l'ultimo per il 22 verso le 7.30 (UT). Tutti gli impatti avverranno in una zona invisibile dalla Terra perché già tramontata. Le longitudini Gioviane misurate rispetto al meridiano di mezzanotte variano tra 65 gradi per il primo impatto e 70 gradi per l'ultimo, in direzione del terminatore diurno. Perci essi dovrebbero ruotare di circa 10-15 gradi (16-25m.) per raggiungere la faccia visibile dalla Terra e di altri 10 gradi (16m.) per trovarsi in pieno sole (naturalmente nebbie o nuvole presenti molto in alto verrebbero facilmente illuminate dal bagliore dell'impatto).
Tutti gli impatti avverranno nel lato opposto a quello visibile da Terra ma solo 4-9 gradi entro il lembo. L'angolo Terra-Giove-Frammenti all'impatto varierà tra 99 gradi (il primo) e 94 gradi (l'ultimo). Eventuali getti di materia di altezza compresa tra 500 e 1000 Km. potranno essere osservati direttamente da Terra.
Gli impatti avverranno ad una latitudine di 47-48 gradi (zenografica) nominalmente in corrispondenza della S.S.S. Temperate Region (la Sud-Sud-Sud Regione Temperata) ma in pratica nella zona scura Polare così come sono abituati a chiamarla gli osservatori visuali.
La seguente tabella mostra gli impatti previsti alla data del 24 Febbraio da Chodas, Yeomans e Sekanina (IAUC 5941). I tempi per i frammenti E, G, H, K, L, Q, R, S, e W sono stati ottenuti da soluzioni delle orbite indipendenti usando osservazioni relative al mese di Gennaio. I tempi per gli altri frammenti sono stati interpolati. I tempi di impatto sono dati così come saranno percepibili a Terra con un errore di +/-0.003 giorni.
Fragm. Data-Imp. Lum.Rel. Satell. vis. in eclisse U.T. Lug. A=21 16.81 1 IO (16.95-17.01 22h51m 00h08m) B=20 17.11 1 C=19 17.27 1 D=18 17.48 1 E=17 17.61 2 F=16 18.02 2 G=15 18.30 2 H=14 18.78 2 IO (18.72-18.78 17h19m 18h37m) J=13 19.09 0 (sparizione) K=12 19.42 2 EUR (19.40-19.50 09h41m 12h04m) L=11 19.89 2 M=10 20.23 0 (sparizione) N= 9 20.41 1 IO (20.49-20.55 11h48m 13h06m) P= 8b 20.61 2 Q= 7a 20.80 3 (il più brillante) R= 6 21.28 2 S= 5 21.61 2 T= 4 21.75 1 U= 3 21.88 1 V= 2 22.18 2 W= 1 22.30 2 IO (22.26-22.32 06h16m 07h35m) GAN (22.65-22.73 15h28m 17h31m)
I tempi delle eclissi dei satelliti di Giove vengono dati poiché sarà
possibile per gli osservatori registrare dei flash riflessi dalle loro superfici.
Peraltro, purtroppo, è stato calcolato che la maggior parte dell'energia verrà
rilasciata nell'infrarosso cosicché il flash potrebbe non essere percepibile.
Il frammento Q/7 (il pi grande) cadrà il 20 Luglio alle 19h12m (+/-43m), il suo
punto di impatto sar visibile trattandosi della tarda sera. Sebbene nessun satellite si troverà in eclissi in quel momento, Io, Europa e Callisto saranno visibili cosicché se vi sarà un lampo molto brillante questo potrà essere rilevato da una accurata fotometria dei satelliti illuminati dal Sole.
Tutti i maggiori Osservatori e le sonde spaziali daranno il loro contributo per il maggior tempo possibile (le sonde saranno Galileo, Voyager 2, lo Space Telescope, l'I.U.E. ed il E.U.E.). Il programma professionale prevede:
Quello che segue il programma della Sezione Giove della BAA ma si adatta benissimo anche per le nostre osservazioni. In occasione dell'impatto sarà comunque in atto una campagna osservativa Internazionale (International JupiterWatch).
Bisogna comunque dire che non siamo assolutamente certi che vi saranno effetti sull'atmosfera di Giove dovuti all'impatto, così come vi sono ancora grosse incertezze sull'effettiva grandezza dei nuclei cometari che andranno ad impattare sul pianeta e la cometa stessa sarà troppo debole per essere osservata anche nei momenti più vicini all'impatto stesso (a meno di improvvisi brillamenti dovuti al rilascio di polveri). Dovrebbe per essere possibile registrare, attraverso la fotometria dei satelliti galileiani (soprattutto di quelli in eclisse) i brillamenti dovuti all'impatto come improvvisi aumenti di luminosità delle loro superfici. È inoltre possibile che gli effetti degli impatti sulle caratteristiche atmosferiche di Giove siano davvero spettacolari.
Anche dagli astrofili possono essere effettuate osservazioni nelle radioonde dove si dovrebbero poter rilevare le conseguenze degli impatti sulla magnetosfera di Giove.
1) dal 9 al 30 Giugno 1994 verranno registrate le caratteristiche atmosferiche prima dell'impatto e prima che il pianeta si abbassi troppo diventando difficile da osservare.
2) dal 14 Luglio e giorni successivi il Pianeta sarà piuttosto basso e immerso nella luce del tramonto. Le osservazioni saranno possibili dal tramonto del Sole (alle 19.45 circa) fino alle 23/23.30 (ora del tramonto di Giove). Le osservazioni dovranno essere costanti anche se verranno molto disturbate dallo spessore dell'atmosfera dovuto alla bassa altezza del Pianeta sull'orizzonte.
Durante il periodo di impatto dei frammenti bisognerà concentrarsi su:
Tutte le osservazioni hanno una vitale importanza poiché non abbiamo idea della velocità con cui si potranno sviluppare eventuali fenomeni (le bizzarrie del tempo potranno comunque ostacolare le osservazioni, ma questo vero anche per gli astronomi professionisti): ci si potrà trovare ad osservare qualcosa che solo pochi altri osservatori riusciranno a vedere per cui tutte le informazioni raccolte rivestono grande importanza. I tempi delle osservazioni andranno aturalmente presi con la massima accuratezza possibile. Dei particolari insoliti andranno subito segnalati telefonicamente ai coordinatori del progetto per una immediata verifica.
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