Nome italiano | Unicorno | ||||
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Stelle maggiori | Nessuna stella della costellazione supera la magnitudine 3,5. | ||||
Descrizione | Debole costellazione circondata da Orion, dal Canis Maior e dal Canis Minor. Tra le stelle di maggior interesse si trovano sicuramente beta Monocerotis, una tripla formata da tre componenti bianco-azzurre disposte ad arco, delta Monocerotis, una doppia separabile ad occhio nudo, ed epsilon Monocerotis, una coppia costituita da una stella gialla e una azzurra, visibile con modesti telescopi. La regione del Monoceros è ricca di ammassi stellari aperti. Anzitutto M50, presso il Canis Maior, formato da un centinaio di stelle, tra le quali domina una gigante arancione, e poi NGC 2232, diffuso intorno ad una stella azzurra di quinta magnitudine. Ma gli oggetti più interessanti sono NGC 2244 (che si vede qui a sinistra), un ammasso costituito da una ventina di giovani stelle nate dalla circostante Nebulosa Rosetta, così chiamata per la sua forma a fiore (diventa visibile solo in fotografie a lunga esposizione); e NGC 2264, un altro ammasso immerso in una nebulosa, nella parte meridionale della quale si inserisce un cuneo di polvere scura detto appunto Nebulosa Cono. |
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Mitologia e storia | Questa costellazione venne inventata dall'astronomo e teologo olandese Petrus Plancius nel 1613. Rappresenta l'animale mitologico di cui porta il nome. |