Bootes


Bootes


Nome italianoBifolco

Stelle
maggiori
alpha BootisArcturusmagn. 0,0AR: 14h 15m 39.85sDec: +19° 11' 01.1"
gamma BootisHarismagn. 3,0AR: 14h 32m 04.70sDec: +38° 18' 29.4"
delta Bootismagn. 3,5AR: 15h 15m 30.16sDec: +33° 18' 53.5"
epsilon BootisIzarmagn. 2,7AR: 14h 44m 59.24sDec: +27° 04' 27.1"
eta BootisMuphridmagn. 2,8AR: 13h 54m 41.09sDec: +18° 23' 52.5"

DescrizioneBootes è una grande costellazione che dalle vicinanze dell'equatore si slancia verso le regioni settentrionali, arrivando a toccare l'Ursa Maior.

La stella più brillante della costellazione, Arcturus (dal greco, "guardiano dell'orsa"), è la quarta di tutto il cielo in ordine di luminosità: si tratta di una gigante arancione che si trova a 36 anni luce da noi. Arcturus è una stella ormai prossima alla fine della sua vita: un tempo, molto probabilmente era assai simile al nostro Sole (e dunque, tra qualche miliardo di anni, anche il Sole diventerà come Arcturus).

Nella costellazione del Bootes ci sono alcune interessanti stelle doppie. La migliore è senza dubbio Izar, soprannominata Pulcherrima (cioè "bellissima", in latino): è composta da una gigante arancione e da una compagna verde-azzurra; per separarle occorrono un'apertura di almeno 75 mm e un alto ingrandimento. Altre doppie sono: kappa Bootis, composta da due stelle bianche; my Bootis (chiamata Alkarulops, ossia, dall'arabo, "bastone del pastore"), le cui componenti ruotano l'una intorno all'altra con un periodo di 260 anni; xi Bootis, formata da una stella gialla e una arancione.


Mitologia
e storia
La costellazione viene identificata con Arcade, figlio di Zeus e di Callisto. Arcade venne cresciuto dal nonno materno Licaone, dal quale un giorno Zeus si fermò a mangiare. Per accertarsi che l'ospite fosse veramente il re degli dei, Licaone gli imbandì le carni di Arcade. Zeus si accorse dell'inganno e andò su tutte le furie: trasformò Licaone in un lupo e ridiede la vita al figlio.

Nel frattempo Callisto era stata trasformata in orsa, o per opera di Era, moglie gelosa di Zeus, o per opera di Zeus stesso per sottrarla alla vendetta di Era. Una volta cresciuto, Arcade si imbatté nell'orsa e poiché, ovviamente, non la riconobbe come sua madre, cominciò a darle la caccia: Callisto, seguita da Arcade, si rifugiò in un tempio, un luogo sacro i cui profanatori erano condannati senz'altro a morte. Per evitare loro tale sorte, Zeus decise di porre il figlio e l'amante in cielo: Arcade divenne Bootes e Callisto l'Ursa Maior.

Esiste un'altra versione, raccontata da Igino, che identifica questa costellazione con Icaro, il primo uomo al quale Dioniso insegnò a fare il vino. Per la sua storia, vedi la mitologia del Canis Minor.


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