Astrofotografia


Dimensioni angolari di un oggetto celeste
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Giuliano Pinazzi, 2:333/103 ( 11 Dic 95 19:44)
# A : Lorenzo Mondo
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LM> - Come si calcola la lunghezza focale effettiva sul piano pellicola
LM> nella fotografia in proiezione dell'oculare?

Prima di tutto misurati il tiraggio, cioe' la dist. lente oculare- piano pellicola, quanto piu' possibile precisa. Devi misurare quindi oltre alla lunghezza del tubo di prolunga anche il tiraggio che c'e` tra la tendina (o meglio il piano focale della macchina fotografica e la base [battuta] dell'attacco degli obiettivi sulla fotocamera stessa) dopodiche' ecco la formula

Feq = F*((T/Foc)-1)

Dove:
Feq e' la lunghezza focale equivalente
F e' la focale del telescopio
T il tiraggio totale appunto
Foc la focale dell'oculare che usi

Ovviamente tutte le grandezze devono essere espresse nella stessa unita' di misura.

Il rapporto focale risultante si calcola poi con la solita formula:

f= Feq/D dove D e' il diametro dello strumento.

Fotografare la Luna
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Marco Grottolo, 2:331/225.80 ( 04-10-1996 16:53)
# A : Pietropaolo Bianchi
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Ecco i tempi per fotografare la luna:

f/11 e una pellicola da 200 ASA.

   Fase                    Tempo

   piena                   1/250
   1/4                     1/60
   4 gg                    1/30
   2 gg                    1/15
   2 gg (luce cinerea)     30 sec.

Il Sole
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# Area : ASTRO.ITA ( Astrofili )
# Da : Astrofili Persicetani, ( 04 Set 93 01:17)
# A : Fabrizio Guasconi
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FG> Volevo fare alcune foto al Sole utilizzando l'obbiettivo russo MTO
FG> F= 1000mm e f= 10 (in realt_ lavora come un 13).
FG> Non essendo la mia macchina fotografica (Pentax me super) regolabile
FG> su tempi di esposizione paragonabili a 1/7000000 di secondo, avrei
FG> pensato di utilizzare un filtro "quasi" solare....molto economico.

Per un filtro molto economico hai 2 possibilita`: la prima, piu` sicura, e` comprarti un foglio di Mylar, ovvero un foglio di plastica alluminato semi-riflettente che dovrebbe eliminare il 90% circa della luce incidente. Se riesci a stenderlo bene davanti all'obiettivo, con un supporto ovviamente, non pensare di incollarcelo sopra ;-), potresti avere delle immagini discrete, non troppo degradate dalle immancabili ondulazioni del foglio. Hai il vantaggio di poter disporre di tutta l'apertura dell'obiettivo e spendi sicuramente poco. Potresti provare anche con l'alluminio per alimenti, ma mi pare che quello sia TOTALMENTE riflettente, indi non vedi un tubo. Il foglio di Mylar ha il problema che non so dirti dove comprarlo... Prova da un ottico..?!?

La seconda possibilita` e` ridurre l'apertura dell'obiettivo con un diaframma, e qui basterebbe del cartone spesso nero, o qualsiasi cosa completamente opaca alla luce (alluminio per alimenti 8-)). Si tratta di tagliare un cerchio nel cartone e metterlo (il cartone) davanti l'obiettivo. Questa soluzione tuttavia presenta molti piu` problemi: il rapporto focale accettabile per una normale pellicola 100 ASA supera f200 (!), che equivale ad un diametro del foro minore di 5mm!!! Assolutamente sconsigliabile! Potresti pero` fare un foro piu` grande 2-3 cm e mettere un filtro ND (neutral density) di queste dimensioni nel foro; il vantaggio e` che il filtro costerebbe meno, ma perderesti comunque in risoluzione... Tutto dipende dalla qualita` ottica dell'MTO: se non e` eccelsa non dovresti avere differenze apprezzabili tra un'immagine a tutta apertura ed una diaframmata; dunque la soluzione sarebbe accettabile. Il filtro comuque ha i suoi prezzi...


Le comete
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Paolo Bussola, 2:332/516.21 ( 18-09-1996 21:07)
# A : Marco Grottolo
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MG> Dispongo di una normalissima reflex e posso procurarmi un
MG> cavalletto. Non posso seguire la cometa col motore quindi credo che
MG> necessiti di una pellicola particolarmente sensibile. La data in cui ho
MG> intenzione di fotografare la Hale-Bopp e` nell`aprile dell`anno prossimo
MG> in cui sara` piu` luminosa.

Nelle pochissime notti che il maltempo ha risparmiato, ho osservato e fotografato la cometa Hyakutake in tutti i modi. Ho comunque fotografato la cometa anche con la macchina fotografica fissata al cavalletto ed anche se la Hale-Bopp avra' un aspetto significativamente diverso dalla Hyakutake, i pochi consigli che ti sto per dare saranno egualmente validi.

Ho fotografato la cometa con un 50mm aperto e f2 usando come pellicola una invertibile Scotch P800-3200 sviluppata a 3200 ASA: le pose con tempi tra i 15 e 20 secondi (il tempo massimo per avere stelle puntiformi con quella lunghezza focale ed in quelle declinazioni) si sono dimostrate molto deludenti. Si vedeva un chioma piccola e solo un accenno di coda, niente rispetto a quello che si vedeva anche semplicemente ad occhio nudo (55 gradi di coda il 25 marzo). La foto piu' bella e' una posa da tre minuti: con una posa simile ed un 50mm ovviamente le stelle e la cometa appaiono strisciate, ma mentre cio' e' molto evidente per le stelle, per la cometa che e' un oggetto esteso e senza contorni definiti il mosso si nota poco e soprattutto la coda e' apparsa per tutta la lunghezza del fotogramma proprio perche' nonostante il mosso l'estensione della cometa faceva in modo che i medesimi grani fotosensibili dell'emulsione fossero impressionati da vicinissime ma distinte zone della cometa che appariva spostarsi per effetto della rotazione della volta celeste.

Con una pellicola del genere, anche da cieli scuri non puoi superare i 5 minuti circa di posa perche' la luminosita' del fondo cielo ti velerebbe irreparabilmente la foto. Ho un immagine ripresa dal medesimo sito a 1440 metri slm rivolta a sud verso la pianura padana con 10 minuti di posa che non e' molto facile distinguere da una presa in un assolato pomeriggio d'estate.

MG> Dato che il 12 ottobre ci sara` un eclisse di sole... mi era venuta
MG> voglia
MG> di fotografare anche quello... le domande che volevo sottoporvi sono le
MG> stesse di prima...

Qui la cosa e' completamente diversa: innanzitutto devi usare teleobiettivi da 300mm in su ed usare filtri scuri con una trasmissione della luce simili a vetri affumicati o schermi da saldatori. Usa le indicazioni della tua macchina non mancando di sotto- e sovra-esporre per essere sicuro di ottenre l'effetto desiderato. C'e' da dire pero' che fotografare un'eclisse parziale col sole alto nel cielo non da certo immagini spettacolari. Queste le puoi ottenere col sole eclissato all'alba o al tramonto (come nel 1984 e 1994) quando eviti di usare filtri e prendi immagini del paesaggio terrestre esposto con un non troppo pesante controluce. Una mia foto dell'eclisse del maggio 1984 con in primo piano alberi di barche a vela e riflessi del sole eclissato sul lago di Garda e' diventata un cartolina turistica...


Le eclissi di Sole
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Enrico Montanari, 2:332/405.102 (10-10-1996 20:16)
# A : Luca Del Zoppo
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LDZ> Quale obbiettivo devo usare per una eclisse di Sole ?

Ti consiglio una focale minima di 200 mm ed una max di 1000 (ho avuto ottimi risultati con l'MTO russo 500 mm che tra l'altro costa poco). Per questa volta penso pero' di utilizzare il C8 con riduttore di focale e filtro solare in vetro

LDZ> C'e' una pellicola particolare in commercio?

Visto che e' parziale non servono pellicole molto sensibili (invece attenzione alla luminosita' accecante!). Io usero come dia la velvia 50 della Fuji e come stampe l'ektar 25 della Kodak

LDZ> Posso usare come filtro un vetro affumicato?

Io ho ottenuto discreti risultati (ed in economia) utillizzando n. 2 polarizzatori (devi installarli in serie poi ne ruoti uno finche' non incroci le polarizzazioni ed il sole viene quasi oscurato. ATTENZIONE questa operazione va effettuata con cautela, magari prima incroci i polarizzatori guardando una lampadina e poi punti il sole.... della serie gli occhi sono solamente due!

Il sole assume in foto una colorazione bluastra. Per questo motivo io aggiungo un filtro giallo per avere un colore del sole piu' gradevole Se poi ti procuri dei filtri in Mylar (Miotti a milano ne vende diametro 10 cm) risolvi il problema.


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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Plinio Camaiti, 2:334/100.4 (10-09-1996 12:06)
# A : Luca Del Zoppo
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LDZ> Sentite, io ho intenzione di osservare, tempo permettendo l' eclisse,
LDZ> oltre ad osservarla vorrei provare a fare anche qualche foto...
LDZ> Quale obbiettivo devo usare?

un tele di focale 500-1000 mm sarebbe perfetto. Ogni 1000mm di focale si ottiene un disco solare del diametro di 9mm sul negativo. Fai i tuoi conti.

LDZ> C'e' una pellicola particolare in commercio?

vanno bene tutte. Consiglio una normale diapositiva o negativa da 100 ISO.

LDZ> Posso usare come filtro un vetro affumicato?

si, ma MOLTO scuro. Al limite vai da un ferramenta e compra un filtro per saldatore. Puo' funzionare anche la parte scura di una vecchia radiografia. Attento, pero', le lastre radiografiche non bloccano la radiazione infrarossa (cioe' il calore). In tutti i casi, monta il filtro DAVANTI all'obiettivo.

LDZ> Se convengono i filtri normali, quanti e quali devo comprare?

non convengono (per il costo). Dovresti infatti comprare i filtri di tipo ND (neutral density, cioe' grigio neutro) per raggiungere un fattore di riduzione luminosa di almeno 5000. Ma siccome un tipico ND reperibile in commercio riduce di un fattore 3-4, anche avvitandoli l'uno sull'altro bisognerebbe comprarne una caterva (anche se il fattore cresce in modo esponenziale all'aumentare del numero di filtri). Cioe' 5 filtri ND3 avvitati assieme non riducono di di 5x3=15 volte la luce, ma di 3^5= 243 volte. Quindi per raggiungere una filtrazione sufficiente ce ne vogliono almeno 8 (3^8 = 6561).


Le stelle cadenti
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Pierre Marsiaj, 2:333/201.10 ( 08 Ago 93 23:31)
# A : Francesco Zamparini
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FZ> come posso fotografare le stelle cadenti ?

Usa una pellicola sensibile (1600 ASA va bene). Come obiettivo sarebbe meglio un 35 o anche meno, ma in mancanza di meglio va bene anche il 50. La data del massimo sarebbe nella notte tra l'11 e il 12 (Merc->Giov), l'ora puo`andare bene dalle 23, 23:30 in poi. Considera che la luna dovrebbe sorgere intorno alle 22:30, ma per qualche ora probabilmente non dara` fastidio dato che il radiante delle Perseidi (verso cui devi puntare la macchina) a quell'ora e` tra NE-NNE. Se gia` conosci un po' il cielo, prova a trovare visualmente l'ammasso doppio h e X Persei. Li` va bene. Come esposizione (almeno finche` la luna non da fastidio) 8-10 minuti dovrebbero non far salire il fondo cielo di molto. Ovviamente usa l'otturatore manuale (la classica "pompetta") per non muovere la posa.


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# Area : ASTRO.ITA( Astrofili )
# Da : Renzo Delrosso, 2:332/101.116 ( 08 Ago 93 21:44)
# A : Francesco Zamparini
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> Tra qualche giorno sara' la notte di S.Lorenzo.
> Io vorrei provare a fotografare le stelle cadenti, con la
> mia reflex. Chiunque possa darmi dei consigli su:tipi di
> pellicole (dia o negative), sensibilita',marche, ottiche da
> usare, tempi di posa, orari migliori e verso dove puntare la
> fotocamera per il miglior risultato finale, mi aiuti! Io
> penso di usare la Kodak 800/1600 a 1000 Iso con obbiettivo
> 50mm f:1.4

Anch'io avrei deciso, viste le previsioni astronomiche, di fare un po' di fotografie. Personalmente ho deciso di utilizzare tre macchine fotografiche montate su una montatura Vixen e puntate su varie zone del cielo. Gli obbiettivi dovrebbero essere un 50 mm f:1.8, un 28 mm f:2.8 e un 24 mm. f:2.8, mentre le pellicole che penso di utilizzare sarebbero la Ektachrome 800/1600 diapositiva, la Konica 3200 per le stampe a colori e la TP2415 ipersensibilizzata per il bianco e nero. Ritengo pero', visto il cielo che ho sulla testa, che non usero' gli obbiettivi alla massima apertura e soprattutto comincero' le foto dopo la mezzanotte, in modo di avere il radiante un po' piu' alto e le luci delle cittadine nei dintorni un po' ridotte.


Pellicole infrarosse
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Elia Cozzi, 2:331/101 (11-09-1996 19:38)
# A : Marco Venturini Autieri
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La pellicola High Speed Infrared e` indicata per la penetrazione del velo atmosferico nella fotografia di paesaggi e per creare effetti insoliti o speciali nella fotografia architettonica e paesaggistica. Questa pellicola trova inoltre molteplici impieghi nelle fotografia scientifica, medica, documentaristica e in lavori di fotomicrografia. Tuttavia non sono indicate per lavori ad elevati ingrandimenti.

La sensibilita` massima della pellicola avviene per lunghezze d'onda comprese tra i 750 e gli 840 nanometri. Nella maggior parte delle applicazioni e` necessario l'uso di un filtro. Per la fotografia generale si consiglia il Wratten 25, 29 o 70, ma per registrare la radiazione infrarossa e` necessario uno dei seguenti filtri Wratten: 87, 87C, 88A, 89B. Con un W25 la sensibilita` della pellicola e` di 50 ISO in luce diurna e 125 ISO in luce artificiale.

I rivelatori consigliati sono Kodak D-19, Kodak D-76, Kodak HC-110. Durante lo sviluppo non si possono utilizzare luci di sicurezza. Occorre inoltre fare attenzione che l'apparecchio fotografico, il portanegativi, la sviluppatrice e la camera oscura sino opachi alla radiazione infrarossa. Sia pellicole esposte, sia quelle non esposte vanno conservate ad una temperatura inferiore ai 13oC.

Per quanto riguarda la fotografia astronomica e` abbastanza ovvio che gli oggetti celesti dominanti nel rosso appariranno in fotografia piu` evidenti di quelli che emettono luce blu, quindi le nebulose ad emissione (Nebulosa di Orione, Nord America, Laguna, ecc.) saranno piu' evidenti delle stelle e delle galassie in quanto queste ultime emettono la maggior parte della loro radiazione nella regione blu dello spettro. Come ti ho gia` detto nel messaggio precedente, se non vengolno utilizzati appositi filtri, la High Speed Infrared si comporta esattamente come una pellicola in b/n di grana relativamente grossa (un paragone potrebbe essere la Ilford HP5).

Per quanto riguarda i filtri occorre ovviamente tenere conto del fattore di attenuazione, in pratica, per quel poco che ho appreso dalla mia esperienza, in luce diurna (e quindi in "luce astronomica") la pellicola abbinata ai filtri ha la seguente sensibilita`:

   W25, W29, W70, W89B -----> 50 ISO
   W87, W88A ---------------> 25 ISO
   W87C --------------------> 10 ISO

Oltre a presentare una sensibilita` veramente bassa, l'utilizzo di adeguati filtri complica ancora di piu` l'impiego di questa pellicola in astrofotografia in quanto i filtri (soprattutto gli 87-89) sono molto scuri, alcuni addirittura completamente opachi.

Il costo della pellicola non e` eccessivo, anzi, e` praticamente lo stesso della Technical Pan 2415.

Lo sviluppo? Se non puoi eseguirlo personalmente, porta la pellicola in ul laboratorio fotografico e falla sviluppare come una normale pellicola in b/n della sensibilia` equivalente a quella derivante dal filtro utilizzato. Considerato che il costo della pellicola non e` per niente elevato e tanto meno quello dello sviluppo, non dovrebbe essere proibitivo fare alcuni rullini di prova facendoli sviluppare a sensibilita` diverse.

Attenzione: se esegui fotografie paesaggistiche, quando vedi i risultati non ti spaventare di quanto appare in fotografia, se utilizzi i filtri per la ripresa infrarossa, i risultati saranno piuttosto diversi da quelli riportati da una normale pellicola in b/n e quindi diversi dalla realta`.

Credo di aver soddisfatto parte dei tuoi quesiti. Per concludere mi permetto un suggerimento: prova a fotografare una persona nascosta in un bosco o in un cespuglio e capirai perche` i satelliti spia eseguono riprese nell'infrarosso!


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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Elia Cozzi, 2:331/101 (11-08-1996 22:20)
# A : Marco Venturini Autieri
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MVA> Sapete se c'e' qualcosa di interessante, in cielo, da
MVA> fotografare con una pellicola infrarosso in bianco e nero?

Ho provato la High Speed Infrared della Kodak, ma con scarsi risultati dal punto di vista astronomico. Prima di tutto sono quasi inesistenti i laboratori che procedono allo sviluppo. (A tal proposito non parliamo dello sviluppo della pellicola a colori! Fino a qualche anno fa l'unico laboratorio italiano che la sviluppava mi sembra si trovasse a Genova, ora mi sembra che l'unico italiano si trovi in Francia! :-(:-() (Chiusa parente). Ho provveduto io stesso allo sviluppo di quella in b/n con il Kodak D19.

I risultati? La grana e' decisamente elevata e la sensibilita` e' piuttosto bassa. Astronomicamente parlando non e' proprio una pellicola da utilizzare se non per scopi proprio specifici, anche in considerazione del fatto che si comporta esattamente come una normale pellicola b/n di bassa sensibilita` e grana molto grossa. Per sfruttare le sue potenzialita` infrarosse occorre abbinarla ad un filtro (mi sembra il Wratten 89, ma saro' piu' preciso in un messaggio seguente), che ha un fattore di attenuazione molto elevato e rende impossibile la visione diretta attraverso di esso. Si puo' utilizzare anche il W25 (rosso), ma a questo punto e' innegabile che la cosa migliore sia l'utilizzo della TP 2415.

Diversamente, l'utilizzo della High Speed Infrared per fotografia paesaggistica presenta qualche risultato interessante, soprattuto per quanto riguarda la ripresa della vegetazione, delle rocce esposte al sole, o degli edifici. In ogni caso, per apprezzare la differenza da una normale pellicola in b/n occorre comunque abbinarla ad un filtro "profondo rosso".

MVA> E se si, come ovviare ai problemi di focheggiatura? Le
MVA> tacche per il fuoco spostato rispetto alla luce visibile ci
MVA> son su quasi tutti gli obiettivi fotografici, ma non ne ho
MVA> visto sui telescopi...

Il motivo e' abbastanza ovvio, almeno per quanto riguarda i riflettori. Gli obbiettivi a lente mettono a fuoco l'infrarosso in un punto diverso da quello delle altre lunghezze d'onda in quanto l'indice di rifrazione, e quindi la curvatura dei raggi, dipende dalla lunghezza d'onda. Diversamente, nei riflettori i raggi luminosi vengono fatti convergere mediante specchi, utilizzando quindi il fenomeno della riflessione e non della rifrazione, di conseguenza, essendo l'angolo di riflessione indipendente dalla lunghezza d'onda, non vi e' alcuna differenza tra il punto di focalizzazione della luce blu, gialla, rossa o infrarossa e quindi la posizione del fuoco rimane la medesima. L'utilizzo di oculari non provoca un sostanziale spostamento del fuoco in quanto, benche' il telescopio abbia una lunghezza focale elevata, l'oculare ha una lunghezza focale piuttosto ridotta e quindi la posizione del fuoco rimane invariata. In altre parole, l'unico "spostamento" di fuoco e` quello da attribuire all'oculare, ma essendo l'oculare di lunghezza d'onda ridotta e` come se si utilizzasse un obiettivo a lenti di piccola lunghezza d'onda. Per confermare la mia affermazione si provi a controllare su un obiettivo zoom la posizione del fuoco infrarosso: se lo zoom e` di buona qualita`, dovrebbe conparire una linea curva indicante la posizione del fuoco infrarosso che si allontana dalla posizione di fuoco normale con l'aumentare della lunghezza focale.

Per quanto riguarda i telescopi rifrattori, posso affermare che alcuni telescopi di elevata qualita` presentano la posizione dei fuoco infrarosso e in alcuni, (ricordo di averlo visto su uno Zeiss), la posizione del fuoco ultravioletto!


Primi passi
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Emiliano Mazzoni, 2:332/122 ( 19 Ott 95 19:11)
# A : Andrea Evangelisti
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ASTROFOTOGRAFIA:

Se vuoi iniziare il lavoro di astrofotografia dovrai rispettare alcune cose fondamentali

  1. Stabilita' della montatura in relazione al carico fotografico
  2. Equilibratura dei pesi fotografici.
  3. Orientamento a nord dell'asse AR (messa in stazione)
  4. Trascinamento AR con correzioni anche in D
  5. Perfetta messa a fuoco
  6. Telescopio guida con oculare illuminato

Una volta rispettate queste condizioni puoi iniziare a prendere qualche foto usando magari tele da 100/300mm con pellicole Kodak tmax e tirare lo sviluppo a 3200 asa con rivelatori energici come il kodak d19 o ornano fino st33. Una volta ottenute immagini puntiformi puoi allungare la focale fotografica per vedere quanto ti consente il tuo sistema.I tempi di posa devono essere di 10-15 minuti. Se posso essere di aiuto per quanto la mia esperienza me lo consenta lo faro' volentieri. La prima cosa che devi fare S costruire un oculare illuminato, io ne ho usato uno smontato da un vecchio binocolo sul quale ho fatto un crocicchio usando un tipo di colla bostik che non si strappa, il filo si puo' tirare fino allo spessore desiderato e poi si appiccica da solo sul bordo dell'oculare, si puo' confermare il tutto applicando una piccola goccia di colla, poi si pratica un foro nel portaoculare all'altezza del crocicchio e si inserisce una miscrolampada o un diodo led regolando opportunamente la luminosita', vedrai che cos funziona molto bene. Ora ho a disposizione un oculare Vixen GA4 con reticolo illuminato decentrabile e orientabile, costa una cifra credo qualche centinaia.

E' distribuito da:
AURIGA via Quintiliano,30 20138 Milano t. 02-5097780 ma per comperarlo ti devi rivolgere a un negozio autorizzato presso la tua citta', se mi scrivi dove abiti ti posso indicare il negozio. I PASSO-PASSO. al congresso del GAD ho potuto sentire alcuni autocostruttori in relazione all'impiego di questo tipo di motore. Come dici giustamente nel tuo ultimo messaggio bisogna fare un po' di conti per il motore impiegato a bassa velocita' trascinamento di AR non abbia un passo tale da far muovere lo strumento di un angolo superiore alla sua risoluzione ottica, inoltre sempre a bassa velocita' deve avere una coppia sufficiente a muovere lo strumento senza fatica. Sembra scontato pero' che per superare questi problemi sia necessario interporre tra l'asse uscente del motore e la vite senza fine un riduttore in modo che essa compia un giro in circa 10 minuti cosi' da avere una corona con 144 denti. Prossimamente andro' all'officina di Marcon a san dona' di piave e successi- vamente presso un autocostruttore di la spezia che fabbrica nella sua officina pezzi separati di montature ecc. spero al ritorno di avere idee piu' chiare. Questo problema mi blocca la costruzione dell'asse di AR. spero di risolvere al piu' presto, ti terro' comunque informato.


Tempi limite di posa
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# Area : ASTRO.ITA (Astrofili)
# Da : Gabriele Busetto, 2:333/728 ( 13-03-1996 22:13)
# A : Giuliano Pochini
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ti mando una formula per calcolare il tempo massimo di esposizione , senza l'aiuto dell'iseguitore :

t=tempo in secondi
f=focale obiettivo in mm
d= declinazione media della zona inquadrata

------------ t=(550/(f * cos(d))) ----------

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