10) | Einmart, Georg Christoph (1638-1705), "Genuina Corporis Lunaris Facies", tavola 1 a p. 40 in: Zahn, Johann, Specula physico-mathematico-historica, vol. 1, Nürnberg, Sumptibus Joannis Christophori Lochner, 1696 | |
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La mappa lunare di Einmart fu la meno fortunata tra la carte in grande scala del diciassettesimo secolo, se il successo si può misurare sulla base del numero di copie e di imitazioni. Sembra che non sia mai stata riprodotta. Einmart era un rinomato artista e cartografo - e un rispettabile astronomo - ma la sua raffigurazione della Luna, così come apparve l'11 marzo 1694, aveva molti difetti. In particolare essa è una mappa errata, visto che molte formazioni lunari sono poste nel luogo sbagliato, i confini della maggior parte dei mari sono imprecisi e parecchi crateri importanti non compaiono affatto. Tuttavia, se si considera questa incisione non come una mappa, ma come una impressione, essa risulta abbastanza singolare ed evocativa. Dopo tutto, la Luna reale non assomiglia molto alla Luna piena raffigurata da Hevelius, e neppure a quella di Cassini; invece assomiglia molto di più a quella disegnata da Einmart, surreale, scintillante e piena di luce. | ||
L'illustrazione mostra un dettaglio della regione intorno a Copernicus, nell'Oceanus Procellarum (Oceano delle Tempeste): il sistema di raggi di Kepler è sulla sinistra, mentre Aristarchus è in alto a sinistra. (Altre immagini di Copernicus possono essere viste nelle schede 30 e 45.) |
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