Le mappe della Luna possono essere assai suggestive quando sono viste direttamente, ma possono risultare difficili da leggere quando sono ridotte a piccole illustrazioni. Perciò, piuttosto che fotografare le varie carte per intero, si è preferito riprodurne qualche dettaglio, privilegiando soprattutto le regioni e le formazioni lunari di particolare interesse: sia quelle note al grande pubblico, come ad esempio i crateri Copernicus e Tycho; sia quelle conosciute per lo più dagli astrofili, come il cratere Gassendi e la Valle Alpina; sia le zone che sono state rese famose dalle missioni Apollo, come il Mare della Tranquillità e il Monte Hadley negli Appennini.
Tutte le illustrazioni sono orientate come le pubblicazioni originali. Ciò significa che il nord è in alto nelle schede 1, 2, 5-8, 10, 13, 39-42, 44; l'ovest è in alto nella scheda 43; tutte le altre schede hanno il sud in alto.
Un paio di parole anche in merito alla terminologia. La nomenclatura lunare è stabilita dall'International Astronomical Union ed è rigorosamente latinizzata. In molti casi, ciò non rappresenta alcun problema per il grande pubblico, almeno per quanto riguarda i crateri, denominati in onore di personaggi celebri. Ma altre volte il significato dei termini non è sempre così evidente ai non specialisti: quindi si è preferito fornire sia i termini latini che quelli italiani.