Nome italiano | Aquila | ||||
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Stelle maggiori | alpha Aquilae | Altair | magn. 0,8 | AR: 19h 50m 46.92s | Dec: +08° 52' 05.2" |
gamma Aquilae | Tarazed | magn. 2,8 | AR: 19h 46m 15.59s | Dec: +10° 36' 47.9" | |
delta Aquilae | magn. 3,4 | AR: 19h 25m 29.86s | Dec: +03° 06' 53.0" | ||
zeta Aquilae | magn. 3,0 | AR: 19h 05m 24.61s | Dec: +13° 51' 48.6" | ||
theta Aquilae | magn. 3,4 | AR: 20h 11m 18.28s | Dec: -00° 49' 17.3" | ||
lambda Aquilae | magn. 3,5 | AR: 19h 06m 14.94s | Dec: -04° 52' 56.8" | ||
Descrizione | La costellazione dell'Aquila, tagliata a metà dall'equatore, si trova a nord del Sagittarius, circondata da alcune costellazioni minori, come la Sagitta, il Delphinus e lo Scutum. Nell'Aquila si trova una delle stelle più luminose del cielo, Altair, che dista 16 anni luce dal sistema solare ed è quindi anche una delle stelle a noi più vicine. Assieme a Deneb del Cygnus e a Vega della Lyra, essa forma il cosiddetto Triangolo Estivo. Altra stella di rilievo della costellazione è eta Aquilae, una delle più brillanti variabili cefeidi: ogni 7,2 giorni varia dalla magnitudine 4,1 alla magnitudine 5,3. |
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Mitologia e storia | Riguardo a questa costellazione esistono in particolare due versioni. La prima, raccontata da Ovidio, dice che Zeus, innamoratosi del bel fanciullo Ganimede, si trasformò in un'aquila e rapì il giovinetto portandolo sull'Olimpo. Ganimede è rappresentato nella vicina costellazione dell'Aquarius. La seconda versione, riferita da Igino, associa la costellazione dell'Aquila con quella del Cygnus. Zeus si era invaghito della dea Nemesi, ma quest'ultima non era affatto disposta a concedersi a lui. Così Zeus si trasformò in un cigno e diede istruzioni alla dea Afrodite affinché fingesse di inseguirlo sotto forma di un'aquila. Nemesi cadde nel tranello: impietosita, diede riparo al cigno in fuga... e si ritrovò tra le braccia di Zeus. Per ricordare questo trucco amoroso, Zeus pose tra le stelle le figure del cigno e dell'aquila. |